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Phil Klemmer in esclusiva: “The Tomorrow People” esaminato a fondo

philluVi siete mai interrogati su come sia il mondo di “The Tomorrow People”? Non domandatevelo più. Il produttore esecutivo Phil Klemmer si è seduto con noi per parlare dello show, e seriamente, questa è stata una delle migliori interviste mai fatte. La sua onestà è stata sorprendente, e abbastanza divertente. Sesso, evoluzione ed eccitazione riguardo la fine dell’umanità, tutto impacchettato per voi come un regalo. Godetevelo!

La prego, ci racconti riguardo il suo coinvolgimento nello show, ci spieghi esattamente che cosa fa e che cosa rappresenta questo show per lei.

Io? Sono il creatore dello show e colui che gestisce la cosa. Questo significa che ho scritto il copione dell’episodio pilota insieme a Greg Berlanti e Julie Plec e che sono essenzialmente lo sceneggiatore capo dello show e il produttore esecutivo – un bel titolo che può significare tante cose, molte delle quali sono abbastanza noiose.

Greg e Julie erano entrambi fan della serie originale quando erano bambini. Greg me ne ha parlato quando ho raggiunto la veneranda età di 38 anni. Questo mi ha certamente riportato agli anni ’70 e mi ha fatto tornare in mente molte delle cose in tv che i miei genitori mi proibivano di vedere.
Mi ha sempre interessato il concetto di evoluzione e perlopiù odio gli esseri umani, quindi l’idea di una nuova specie che ci avrebbe rimpiazzato era abbastanza intrigante. Una volta che ci siamo concentrati su questa nuova specie molto meglio della nostra anche nell’aspetto, era fatta.

Può fare il nome di alcuni elementi che secondo lei hanno contribuito al successo dello show?

Per la maggior parte fortuna. Quando assumi degli attori sei consapevole del loro talento a livello individuale ma non hai idea di quale potrebbe essere la loro chimica, la loro sinergia come gruppo. Non avremmo potuto essere più fortunati. Il nostro cast è ancora più unito dietro le quinte di quanto non lo sia nello show. Sono tutti dei professionisti e arrivano ben preparati – si sostengono a vicenda – e come risultato abbiamo avuto la possibilità di sviluppare pienamente i loro personaggi, in un periodo di tempo relativamente breve. Lavorare in tv è davvero, davvero dura. Se le persone con le quali lavori non sono brave ad integrarsi con gli altri, allora non c’è nessun motivo di fare questo lavoro. Sono stato altrettanto fortunato ad avere un gruppo di sceneggiatori talentuosi e motivati. Se non ci divertissimo a scrivere una storia come questa, penso che sullo schermo si noterebbe nel giro di pochi secondi. 

Ha dei personaggi preferiti all’interno dello show? Se sì, perché?

Penso che Jedikiah sia stato il personaggio più semplice per me a cui dare vita. E’ un uomo profondamente segnato. Uhm, non sono sicuro che questo c’entri qualcosa.
Cara per me è interessante perchè ho sempre avuto problemi a creare personaggi femminili. Il mio primo show, Veronica Mars, venne creato da Rob Thomas, che è una specie di genio in questo campo. Greg Berlanti e Julie Plec… sì, sono altrettanto bravi per quanto riguarda la creazione di figure femminili forti e interessanti. Dopo tanti anni ad aver a che fare con dei talenti, penso di essermi letteralmente consumato. 

Abbiamo parlato con Mark Pellegrino, il quale ha discusso con noi a proposito di alcune caratteristiche del suo personaggio. Bene e male non sono sempre così distinti, e questo show prende in considerazione questo aspetto molto bene. Quali sono le sue opinioni su Jedikiah e sulle sue idee?

Come ho detto prima, non so se ci sia mai stata una serie in cui l’obiettivo del cattivo fosse…salvare l’umanità. Sì, Jedekiah sta cercando di salvare noi umani e nello stesso tempo fa un sacco di cose spregevoli per arrivare al suo scopo. Ci sono altre sfumature del suo personaggio che vedrete nella seconda parte della stagione. Non sono sicuro che raggiungeremo tutte e 50 le sfumature di grigio, ma ci proveremo.

Ha percepito come una sfida fare il remake di una serie televisiva? Lei è dell’idea di rimanere fedeli all’originale o di usarlo come ispirazione, per poi rielaborarlo un po’?

Quando il creatore della serie originale Roger Price mi ha detto quanto gli fosse piaciuto il pilot, sapevo che tutto sarebbe andato bene. Sono un po’ nervoso riguardo la reazione del pubblico nel Regno Unito. Sono convinto che per loro la serie sia una sorta di reliquia. Negli States (questo è il nome con cui i viaggiatori del mondo super cosmopolita come me, chiamano l’America) lo show è un po’ un’incognita, quindi a parte gli appassionati di sci-fi, la maggior parte del pubblico avrebbe visto The Tomorrow People per la prima volta.

Questa serie è originaria degli anni ’70. Perché crede che un topico di quarant’anni fa possa avere successo ancora oggi?

Il mondo si evolve costantemente. Le generazioni si sostituiscono di continuo a quelle che le hanno precedute. La lotta per definire il mondo come una generazione è qualcosa di cui dovrebbero fare parte tutti i giovani, ma nel caso non lo facessero, dovrebbero smettere di lamentarsi. Il nostro show è una serie sci-fi, ma credo che molti dei temi trattati siano solidi. E’ un modo per dire qualcosa senza essere monotoni al riguardo, il che è sempre piacevole se sei uno sceneggiatore.

Nessuno aneddoto divertente che può raccontarci durante le riprese?

Mm…non sono sicuro che questo sia divertente ma Aaron si è rotto il naso, Luke ha dovuto fare un’operazione ai denti e il nostro direttore si è preso un’infezione a causa di una ferita con un pezzo di legno, tutto nella stessa settimana. Comunque, siamo sopravvissuti. Tutto questo mi ha fatto perdere molti anni di vita.

Ci può dare una piccola anticipazione della piega che prenderà lo show?

Stephen scoprirà la verità riguardo la scomparsa del padre. Il misterioso Founder farà una visita a Jedekiah. Ci sarà il sesso. E so che devo dirlo ma giuro che è vero, la serie migliorerà di volta in volta.

Di Josie Day, per hollywood.com

Traduzione a cura di Jessica Colombo. Vietato prendere senza creditare il sito.

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